Riapertura Incentivi per l’Acquisto e Messa in opera di infrastrutture di ricarica per imprese e professionisti 2024
Il 7 marzo 2024, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha emesso un nuovo Decreto direttoriale, annunciando la riapertura del fondo di sostegno per l’acquisto e l’installazione di sistemi di ricarica per veicoli elettrici.
Questa decisione segue la constatazione che, dopo la prima apertura del fondo a novembre 2023, sono rimasti disponibili oltre 70 milioni di euro di fondi non utilizzati.
Questo incentivo è destinato a imprese e liberi professionisti su tutto il territorio nazionale, offrendo un rimborso per un importo pari al 40% delle spese ammissibili che includono l’acquisto delle infrastrutture di ricarica, i collegamenti alla rete elettrica e le relative spese di progettazione, gestione lavori, sicurezza e collaudi.
Sono ammissibili le spese sostenute successivamente al 4 novembre 2021, data di entrata in vigore del Decreto Ministeriale 25 agosto 2021, n. 358, al netto di IVA, ed oggetto di fatturazione elettronica per:
1 – L’acquisto e messa in opera di infrastrutture di ricarica:
– in corrente alternata di potenza da 7,4 kW a 22kW inclusi:
– wallbox con un solo punto di ricarica
– colonnine con due punti di ricarica
– e/o in corrente continua:
– fino a 50 kW
– oltre 50 kW
– oltre 100 kW
Le stazioni (sia in AC che in DC) devono rispettare le seguenti caratteristiche:
– nuove di fabbrica e con potenza nominale almeno pari a 7,4 kW, che garantiscano almeno 32 Ampere per ogni singola fase
– in regola con i requisiti minimi previsti dalla Delibera dell’Autorità di regolazione per Energia Reti e ambiente n. 541/2020/R/ee del 15 dicembre 2020, art. 4
– collocate nel territorio italiano e in aree nella piena disponibilità, cioè di proprietà dei soggetti beneficiari o da essi regolarmente detenute e realizzate secondo la regola d’arte ed essere dotate di dichiarazione di conformità, ai sensi del D.M. 37/2008 e del preventivo di connessione accettato in via definitiva.
(N.B: Sono altresì comprese le spese per l’installazione delle colonnine, gli impianti elettrici, le opere edili
strettamente necessarie, gli impianti e i dispositivi per il monitoraggio.)
2 – La connessione alla rete elettrica così come da preventivo per la connessione
rilasciato dal gestore di rete, nel limite massimo del 10% del costo totale ammissibile per la fornitura e messa in opera delle infrastrutture di ricarica
3 – Le spese di progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi, nel limite massimo del 10% del costo totale ammissibile per la fornitura e messa in opera delle infrastrutture di ricarica.
Non sono, in ogni caso, ammissibili al contributo, a titolo esemplificativo, le spese per:
– imposte, tasse e oneri di qualsiasi genere
– consulenze di qualsiasi genere, ad eccezione di quelle previste al punto 3)
– terreni e immobili
– acquisto di servizi diversi da quelli previsti dai precedenti punti 2) e 3), anche se funzionali all’istallazione
– autorizzazioni edilizie, alla costruzione e all’esercizio
A CHI SI RIVOLGE E RISORSE UTILIZZABILI
Le risorse disponibili sono pari a 87,5 MLN e sono così ripartite in base al valore dell’infrastruttura e al soggetto richiedente (sono rimasti inutilizzati 70 mln):
IMPRESE: di qualunque dimensione, operanti in tutti i settori e su tutto il territorio italiano, in possesso dei requisiti previsti sotto elencati*:
a) 70 mln € per l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di ricarica di valore complessivo inferiore a euro 375.000,00 da parte di imprese: 80%
b) 8,7 mln € per l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di ricarica di valore complessivo pari o superiore a euro 375.000,00 da parte di imprese: 10%
*Sono le imprese che:
– hanno sede sul territorio italiano
– risultano attive e iscritte al Registro delle imprese
– non sono in situazione di difficoltà, così come definita dal regolamento di esenzione
– sono iscritte presso INPS o INAIL e hanno una posizione contributiva regolare, così come risultante dal documento unico di regolarità contributiva (DURC)
– sono in regola con gli adempimenti fiscali
– non sono sottoposte a procedura concorsuale e non si trovano in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente ai sensi della normativa vigente
– non hanno beneficiato di un importo complessivo di aiuti de minimis che, unitamente all’importo delle agevolazioni concesse a valere sulla presente misura, determini il superamento dei massimali previsti dal regolamento de minimis
– non hanno ricevuto né richiesto, per le spese oggetto del contributo previsto dalla presente misura, alcun altro contributo pubblico
– non sono destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell’articolo 9, comma 2, del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231
– non hanno ricevuto e successivamente non rimborsato o depositato in un conto bloccato aiuti sui quali pende un ordine di recupero, a seguito di una precedente decisione della Commissione europea che dichiara l’aiuto illegale e incompatibile con il mercato comune
– sono in regola con la restituzione di somme dovute in relazione a provvedimenti di revoca di agevolazioni.
PROFESSIONISTI in possesso dei seguenti requisiti* previsti dalla normativa:
c) 8,75 mln € acquisto e installazione di infrastrutture di ricarica da parte di
professionisti, che presentano un volume d’affari non inferiore al valore della infrastruttura di
ricarica.
Nb: Per i professionisti che applicano il regime forfettario, il valore dell’infrastruttura di ricarica non può essere
superiore a 20.000,00 euro (il volume d’affari è desumibile al rigo VE50 dall’ultima dichiarazione IVA trasmessa
all’Agenzia delle Entrate).
*Sono considerati i Professionisti che:
– presentano un volume d’affari, nell’ultima dichiarazione IVA trasmessa all’Agenzia delle Entrate, non inferiore al valore della
infrastruttura di ricarica per la quale è richiesto il contributo previsto dalla presente misura. Per i professionisti che applicano il
regime forfettario, il valore dell’infrastruttura di ricarica non può essere superiore a 20.000 euro;
– non hanno ricevuto né successivamente hanno rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti dichiarati illegali o
incompatibili dalla Commissione europea;
– sono in regola con la restituzione di somme dovute in relazione a provvedimenti di revoca di agevolazioni;
– sono in regola con il versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali;
– sono in regola con gli adempimenti fiscali;
– non hanno ricevuto né richiesto, per le spese oggetto del contributo previsto dal presente decreto, alcun altro contributo pubblico.
LE AGEVOLAZIONI
Il contributo in conto capitale:
– può essere concesso dal MASE per un importo pari al 40% delle spese ammissibili
– è concesso, nel limite della dotazione disponibile, nell’ambito del massimale de minimis previsto per il settore di riferimento (Regolamento UE N. 1407/2013; Regolamento UE N. 1408/2013; Regolamento UE N. 717/2014)
– non è cumulabile con altri contributi, sovvenzioni e agevolazioni pubbliche concesse per le stesse spese
– ciascun soggetto beneficiario può presentare una sola domanda di contributo.
Per le spese destinate all’acquisto e alla messa in opera di infrastrutture di ricarica, comprese quelle per l’installazione delle colonnine, gli impianti elettrici, le opere edili strettamente necessarie, gli impianti e i dispositivi per il monitoraggio, si considerano i seguenti costi specifici massimi ammissibili:
Per le infrastrutture di ricarica in corrente alternata di potenza da 7,4 kW a 22kW inclusi:
- wallbox con un solo punto di ricarica: 2.500 € per singolo dispositivo;
- colonnine con due punti di ricarica: 8.000 € per singola colonnina.
Per le infrastrutture di ricarica in corrente continua:
- fino a 50 kW: 1.000 €/kW;
- oltre 50 kW: 50.000 € per singola colonnina;
- oltre 100 kW: 75.000 € per singola colonnina.
PROCEDURA INVIO DOMANDE
Per gli interventi previsti alle lettere a) e c) del D.M. 358 del 25 agosto 2021 ovvero:
a) acquisto e installazione di infrastrutture di ricarica di valore complessivo inferiore a 375.000,00 euro da parte di imprese;
c) acquisto e installazione di infrastrutture di ricarica da parte di professionisti, che presentano un volume d’affari non inferiore al valore della infrastruttura di ricarica.
Per i professionisti che applicano il regime forfettario, il valore dell’infrastruttura di ricarica non può essere superiore a 20.000,00 euro (il volume d’affari è desumibile al rigo VE50 dall’ultima dichiarazione IVA trasmessa all’Agenzia delle Entrate).
Sarà possibile procedere con la compilazione della domanda (tipologie a ed c) online sul sito di Invitalia, a partire dalle ore 12.00 del 15 marzo 2024.
NB: Per accedere alla piattaforma di domanda online, sarà necessario essere muniti di sistema pubblico di identità digitale (SPID), carta d’identità elettronica (CIE) o carta nazionale dei servizi (CNS) e di una PEC attiva.
Solo per gli interventi previsti dalla lettera b) del D.M. 358 del 25 agosto 2021 ovvero:
b) acquisti e installazioni di infrastrutture di ricarica di valore complessivo pari o superiore a 375.000,00 euro da parte di imprese.
Le imprese potranno inviare la domanda di accesso al contributo esclusivamente tramite posta elettronica certificata (PEC), attiva e risultante da Registro delle Imprese, al seguente indirizzo PEC: CRE1@postacert.invitalia.it sempre a partire dalle ore 12.00 del 15 marzo 2024.
N.B. Per tutte le tipologie di intervento, le domande presentate attraverso canali e/o tempistiche non conformi a quanto sopra indicato sono considerate irricevibili e non saranno prese in esame.
Per maggiori informazioni sui termini e modalità di presentazione della domanda e sulla
documentazione da presentare per le diverse tipologie di intervento sopra descritte, si invita a
consultare la sezione Normativa.
La chiusura dei termini di presentazione delle domande è, in tutti i casi, fissata alle 17.00 del 20 giugno 2024